martedì 29 gennaio 2013

BUFALE SU FACEBOOK! Siamo sicuri che ci spiano?!?


Vorrei spendere due parole per i disinformati che copiano e incollano papiri che dovrebbero tutelare la vostra privacy su Facebook. Prima cosa che dovete fare è fermarvi un attimo e, come ci insegnavano da piccoli, contare fino a 10 prima di pubblicare post fasulli. Ebbene sì, i messaggi che girano da anni in facebook dal titolo "il ministero degli interni italiano ha chiesto (e ottenuto) l'accesso ai profili facebook...ecc" oppure quello recente che cita addirittura la convenzione di Berna (sulla protezione delle opere letterarie e intellettuali) SONO BUFALE magistralmente scritte e diffuse per creare disinformazione e paura generale.
Qui sotto i testi completi delle due bufale:



Seconda cosa che vi consiglio di fare, mentre state riflettendo sul postare o meno uno scritto di più di 300 parole sui vostri status pubblici, è cercare sempre in rete se quello che volete postare è vero o meno. Si chiama PRINCIPIO DI ATTENDIBILITà DELLE FONTI ed è uno dei doveri principali dei giornalisti:
"Egli deve sempre verificare le informazioni ottenute dalle sue fonti, per accertarne l'attendibilità e per controllare l'origine di quanto viene diffuso all'opinione pubblica, salvaguardando sempre la verità sostanziale dei fatti."

Ed ora ecco il perchè sono bufale.
La prima notizia, del Ministero degli interni che controlla facebook, è stata pure smentita dalla Polizia Postale nel 2010 a seguito di un articolo pubblicato nell'Espresso. La polizia non può accedere ai profili degli utenti di Facebook, se non dopo un'autorizzazione del magistrato. Per leggere la smentita completa e le risposte del giornale andate su http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Polizia-su-Facebook-smentita-e-replica/2137368

Ovviamente ognuno è libero di non credere alle smentite della Polizia Postale e fidarsi invece di un blogger anonimo. Ma in ogni caso sarebbe opportuno chiedersi se non sia da ingenui fidarsi delle promesse di privacy di Facebook e pubblicare su un social network qualcosa che potrebbe essere illegale o comunque idoneo oggetto di intercettazioni da parte della polizia, sempre che non abbiate nulla da nascondere!
Per dirla tutta, con o senza intercettazioni o chiavi ministeriali per entrare nei profili, postare qualcosa su Facebook e presumere che resti privato è da illusi.

In secondo luogo la convenzione di Berna non c'entra nulla, così come è ovvio che nessuno status, per quante volte tu lo voglia condividere, può fungere da protezione per il copyright dei tuoi dati !
Vorrei ricordarvi che è al momento della vostra iscrizione a Facebook in cui esce quella finestrella con scritto "clicca accetto i termini di servizio della piattaforma per accedervi", che ognuno di voi manco ci ha pensato di leggerli quei termini di servizio, perchè eravate talmente concentrati ad aprire subito il vostro profilo sul social network più famoso del momento e così avete inconsciamente accettato che tutti gli elementi condivisi, anche quelli personali, siano visibili agli altri utenti secondo le vostre impostazioni della privacy. Infatti è solo tramite le impostazioni della privacy che decidete chi può vedere e chi no i vostri post. Ovviamente se avete settato le impostazioni su "pubbliche" allora le vostre informazioni, foto, status ecc. verrano condivise in tutto il social network e anche, ad esempio, tramite google.

Condivido infine con voi un pezzo tratto dalla normativa sull'utilizzo dei dati che ogni futuro (o attuale)iscritto a facebook dovrebbe avere la curiosità di leggersela.
--> qui l'indirizzo dove poter leggerla interamente: www.facebook.com/about/privacy/your-info

" Sebbene tu consenta l'utilizzo delle informazioni ricevute su di te da parte di Facebook, il proprietario di tali informazioni sarai sempre tu. La tua fiducia è molto importante, ecco perché Facebook non condivide con altri le informazioni ricevute su di te, se non nel caso in cui:
- abbia ricevuto la tua autorizzazione;

- ti abbia avvisato, ad esempio nelle normative del sito;

- oppure abbia rimosso il tuo nome o qualsiasi altra informazione personale dal sito. "

In conclusione smettetela di pubblicare status di questo genere perchè a furia di condivisioni su condivisioni sono da considerarsi SPAM!!! E lo spam è reato! xD


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